Le vedo belle nelle immagine mediante insieme, sui cataloghi, i bulbi ammiccano sopra commercio sugli scaffali, sono di tanti colori!
Nel contempo:ma chi dato che ne .E vai con l’elenco di colui perche non acquisizione, cosicche non voglio, o cosicche mi fanno commuovere la inizio dal momento che sbircio nei giardini altrui.
- Non mi piacciono le dalie. Si, sono belle, eppure non mi piacciono.
- Le campanule. Deliziose, viola, con le capocchie cosicche sembrano cuffie di contadinelle vestite per gioia. Restano sugli scaffali, per violeggiare.
- I gerani. Insulsi. Insieme quei colori sfacciati. Uno ogni tanto, una segno solitaria, una disubbidienza appena un balzo al fast food da pezzo di chi normalmente mangia nutrimento retto. Un momento fuggente. Nel caso che non cosicche ho ereditato i gerani di mia ava, all’opposto, sono attualmente i suoi, ciononostante io li annaffio, li concimo, li rinvaso e ho evento anche le talee, signorsi!
- La palma infelice e solitaria. Sul prato perimetrato dal legame. Appena un monumento verso dato che stessa. Di peggiormente c’e’solo il giardi to per mezzo di l’acero di quelli compri al garden, messi li’come per riportare :to’ c’ho la palma!c’ho l’acero. La carta topografica non panorama nella sua incombenza estetica, bensi simbolica. In quanto simbolizza un risoluto condizione sociale associativo:vorrei, ma non posso. La cupidigia di una cosa di bizzarro, e continuamente un po’ demoralizzato.
- l’ulivo. Dipende. A questo punto c’e’pieno di ulivi, ulivi redditizi. …